AMD semiconduttori e CPU. Dalla California al mondo
Un computer su quattro al mondo è basato su una CPU prodotta da AMD, per una percentuale che si innalza notevolmente se consideriamo le schede video. Un successo travolgente, ma com’è iniziato il tutto?
Quando l’amicizia diventa business nasce AMD
AMD sigla che sta per Advanced Micro Processors viene creata il primo maggio 1969 a Santa Clara, California. Non un solo uomo al comando ma un team, capitanato da Jerry Sanders e sette due suoi amici.
AMD condivide già dalla sua nascita molti dettagli e similitudini con l’azienda di cui sarà competitor per tutta la vita, Intel. Le due aziende vengono infatti fondate ad un solo anno di distanza, per un percorso di business che si intreccerà molte volte nel percorso delle stesse.
Il business di AMD inizia grazie ad un cliente che raccoglie quasi tutta la sua produzione, l’esercito americano, che sceglie AMD come secondo fornitore dopo Fairchild Semiconductors. Questa azienda è anche il secondo collegamento con Intel, visto che molti dei dipendenti di entrambe provengono da Fairchild.
Dopo qualche anno AMD decide di uscire sul mercato in maniera diretta, lo fa nel 1975 presentando la sua prima memoria RAM a marchio AMD, la Am9102.
Anche in questo caso il successo è notevole e rapido e porta AMD a fare il primo di molti accordi con Intel. Siamo infatti nel 1976, quando AMD stipula un accordo per i diritti di licenza sul microcode Intel; l’accordo è propedeutico alla fornitura di microprocessori per i computer IBM. Ė infatti la stessa a richiedere ad Intel di introdurre un secondo fornitore, con lo scopo di garantirsi la produzione necessaria e l’eventuale alternativa, in un processo di selezione dei fornitori alquanto comune negli Stati Uniti.
Questo accordo porta all’immediata creazione dell’AMD8080, primo microprocessore di AMD, realizzato sulla falsariga del prodotto di Intel. Il successo è immediato e porta ad un aumento della produzione del 60% annuo. L’aumento produttivo porta ad un esplosione del fatturato di AMD che nel 1980 porta la stessa a diventare un competitor ad armi pari di Intel.
La sfida a distanza continuerà per tutti gli anni 80 e sfocerà persino nelle aule di tribunale.
Crescita esplosiva e cause in tribunale
Gli anni 90 vedono una crescita continua per AMD che inizia a differenziare la sua produzione non occupandosi più solo di microprocessori. Le CPU sono ancora fondamentali del brand e lo dimostrano il lancio della famiglia di processori Am386 e Am486, ma oltre agli stessi molti investimenti vengono destinati anche alle memorie, soprattutto Eprom, EEprom e Flash.
L’innovazione di mercato di AMD in questa specifica nicchia viene concentrata sulla miniaturizzazione della componentistica, che porta AMD a diventare leader indiscussa del settore.
Il brand prova a diventare leader indiscusso anche del mercato delle CPU, ma in questo ambito lo scontro con Intel diventa evidente, con i due brand che finiscono in tribunale per una possibile violazione di brevetti. Lo scontro è relativo all’intesa stipulata nel 1976, che viene interpretata in maniera diametralmente opposta dai due marchi:
Questo primo match vedrà la vittoria di AMD, che presenterà quindi l’AMD386, clone, ad un prezzo più economico di quello, simile, venduto da Intel.
Il mercato apprezzerà molto questa scelta premiando le vendite di AMD, fino al raddoppio del fatturato e portando AMD a livello di Intel.
K-5 ed i suoi derivati
AMD forte dei suoi successi decide che è ora di procedere “con le sue gambe”. Crea quindi la sua prima linea di microprocessori sviluppata direttamente da zero. Questa nuova serie rappresenta un nuovo livello di consapevolezza per il marchio californiano. Una linea che non raggiungerà il successo delle serie precedenti, ma che darà comunque ulteriore valore al marchio.
L’evoluzione del K-6
Il discreto successo della prima serie porta al rilascio di una sua evoluzione, creando la serie K6 che si evolverà poi in K6-II e K6-III. Lo sviluppo della serie K porterà poi alla creazione della famiglia Athlon, che competerà con la serie Pentium. La serie K-6 sarà anche la prima a sbarcare sul mercato dei notebook. Per i computer portatili AMD va infatti a creare una distinzione a partire dalla serie K-6, aggiungendo il suffisso + alla stessa.
I laboratori di Advanced Micro Processors si dimostrano in questa fase determinanti per l’evoluzione del brand, creando il primo Chipset (l’AMD-760) con supporto alle memorie DDR.
Gli anni 2000
Il nuovo millennio si apre per AMD con un record di tipo tecnico, Il processore Athlon supera per la prima volta nella storia l’allora incredibile muro della soglia di clock di 1 Ghz. Il processo evolutivo non avviene però solo per le CPU, ma coinvolge tutte le divisioni tecniche di AMD.
In questi anni AMD presenta infatti molti nuovi prodotti, che portano la stessa a competere in svariati settori:
Pionieri del 64-bit
L’evoluzione di AMD si concentra ovviamente anche sulle CPU, con il brand che crea i primi microprocessori a 64 bit, nelle versione sigle e multicore. A partire dal 2005 escono infatti le rinomate serie Opteron, Athlon 64, Athlon 64FX e Sempron. L’innovazione del brand è continua e lo stesso inizia a valutare la possibilità di effettuare acquisizioni “strategiche”.
Nel 2006 AMD procede infatti all’acquisto di ATI Technologies ad uno dei costi più alti della storia, per un prezzo che supera i 5 miliardi di dollari e che sarà oggetto di polemiche e problematiche, vista la sopravvalutazione data dall’azienda californiana al brand produttore di schede video.
Questa acquisizione permette ad AMD di andare a sfidare i colossi del settore, presentando per prima una nuova piattaforma denominata Spider. Questa soluzione è la prima della storia in cui un unico produttore provvede alla fornitura e produzione di ognuna delle parti.
Spider è infatti costituita da:
Presente di AMD
Subissata di cause da parte di Intel e di critiche per l’acquisto ad un valore fuori mercato di Ati Technologies, AMD entra nel primo decennio degli anni 2000 in un ciclo recessivo da cui sembra davvero far fatica ad uscire. Ci riesce solo nel 2004, quando, a livello finanziario, società degli Emirati Arabi Uniti entrano nel capitale ed a livello tecnico, quando avviene un cambiamento nel ruolo del CEO, con l’ingresso della dottoressa Lisa Su.
Il rilancio
AMD sviluppa quindi pesantemente il suo business nel settore delle CPU prodotte su disegno altrui, diventando il fornitore di Microsoft e Sony e le relative consolle di gioco.
Rafforzata da questo ulteriore innesto di capitale, AMD presenta una nuova serie di CPU, declinata in due diverse soluzioni, quelle per computer Ryzen e quelle per server Epyc. Insieme alle nuove CPU viene lanciata anche l’architettura Zen che permette di arrivare fino agli incredibili (per il periodo) 8 core e 16 thread.
Il rilancio avviene anche per quanto riguarda le schede grafiche, con AMD che punta a scalzare il predominio di Nvidia grazie all’architettura Vega, soluzione poliedrica che viene utilizzata sia in ambito desktop sia in quello mobile.
Il guanto di sfida ad Intel
La sfida ad Intel non avviene solo tramite Ryzen, ma anche tramite un evoluzione tecnologica continua che porta AMD a definire due nuovi record:
La sfida non è ancora ovviamente conclusa e prevede nuovi interessanti sorpassi e competizione tra i due brand.
Cronologia dei processori AMD
Tutto inizia con il processore Am386, primo prodotto di questa categoria realizzato da AMD.
In commercio a partire dagli anni 90 questo processore è il clone di quello prodotto da Intel. Nato per diventare secondo fornitore dietro alla Intel stessa presso IBM, questo prodotto è diventato una copia dell’originale essendo poi stato sviluppato e prodotto anche per altri clienti e mercati.
L’evoluzione su questo processore è stata continua, portando in breve tempo alla creazione della serie Am486 ed alla successiva Am5x86.
Serie K
Alcuni anni dopo, a partire dal 1995, AMD crea la nuova serie di processori denominata K. DI questa fortunata serie fanno parte la K5, la K6 (declinata in due diverse versioni) e la K7.
Quest’ultima serie perderà poi la connotazione esclusivamente numerica per aggiungere un nome ad ogni diversa famiglia di processori. Sono infatti processori K7 l’Athlon, l’Athlon XP, il Duron, il Sempron e l’Opteron.
Serie a 64 bit
A partire dal 2006, AMD introduce sul mercato la sua prima serie a 64 Bit. Facente parte della famiglia K8, troviamo in questa serie l’Athlon 64, l’Athlon 64FX, l’Athlon 64 X2 e la famiglia di processori Sempron.
Compaiono anche i primi processori specificatamente dedicati ai dispositivi mobili, come il Mobile Athlon 64 ed il Mobile Sempron.
Famiglia K10
La famiglia K10 lanciata intorno al 2010 vede l’uscita di una nuova serie di processori, rivisitazioni dei modelli precedenti o prodotti totalmente nuovi, come ad esempio l’Opteron, lo Phenom, l’Athlon X2 e la nuova sere di Sempron.
Da questa famiglia deriveranno poi i processori in commercio attualmente, facenti parte delle famiglie Bobcat, Bulldozer, Jaguar e Zen.
AMD, non solo processori
Amd non si è occupata negli anni solamente di processori e schede grafiche. Le competenze ingegneristiche di questo gruppo sono anche infatti state dedicate a sistemi di accelerazione grafica per l’industria del gaming e soluzioni software per far rendere al meglio la componentistica prodotta dal marchio stesso.
Anche tornando in ambito processori, la fornitura di AMD copre davvero tantissimi settori, da quelli consolidati delle consolle di gioco (PlayStation e xBox) fino a quelli innovativi ed in forte crescita delle auto ad alimentazione elettrica (collaborazione con Tesla).
Processori Amd per computer attualmente sul mercato
L’offerta di AMD in ambito processori si differenzia per due tipologie. La prima è quella del settore a cui sono dedicati, la seconda invece per il tipo di applicazione della stessa.
Vediamole:
Processori per Chromebook
AMD ha realizzato una serie specifica di processori per questa tipologia di notebook ultra portatili. I processori pensati per i Chromebook sono degli AMD Ryzen (serie 3, 5, 7) e della serie Athlon (Silver e Gold).
Processori per Laptop
Anche in ambito computer portatili AMD ha differenziato la sua proposta per tipologia d’uso. Troviamo infatti la serie Ryzen PRO Mobile per le applicazioni business avanzate, la serie Ryzen Mobile per le esigenze standard di tipo business ed una serie Athlon per computer portatili economici, perfetti per gli utilizzatori che non hanno esigenze avanzate.
Processori per Workstation
Quando serve potenza di calcolo, AMD non si tira di certo indietro. Questo brand ha infatti creato una serie di processori specificatamente creata per le esigenze di primo livello di questo mercato. Disponibili in due diverse versioni, AMD Ryzen Threadripper ed AMD Ryzen Threadripper PRO, queste due famiglie di processori gestiscono anche le richieste computazionali più impegnative.
Processori per Server
AMD è attiva anche nel campo dei processori per Server, settore in cui va ad unire le sue capacità hardware a quelle di programmazione, grazie alla possibilità di offrire “ibridi” composti da hardware e parte cloud.
Fanno parte di questa serie i processori AMD Epyc “potenziabili” con soluzioni di Cloud Computing e pacchetti dedicati alla gestione di database e soluzioni di virtualizzazione.
Processori per Computer Desktop
Famiglia originale di processori, anche in ambito computer desktop, AMD ha sempre aggiornato ed esteso la sua proposta, legandola anche, in molti casi a quella grafica, grazie all’acquisto di ATI. Troviamo infatti computer dedicati a prestazioni impegnative, con i processori AMD Ryzen PRO e macchine per usi più “da ufficio” con la serie Ryzen e Ryzen con grafica Radeon.
AMD, cinquant’anni e non sentirli
Sono passati più di 50 anni dalla creazione di AMD, ma questa azienda rimane ancora giovane e molto attiva dal punto di vista della ricerca e dell’innovazione. Dopo aver superato una crisi nei primi anni 2000, AMD si è rilanciata e sembra pronta ancora una volta a combattere contro Intel per il dominio del mondo delle CPU.