Hz nei monitor, cosa sono a cosa servono e come sceglierli
Se stai pensando di cambiare schermo per il tuo computer o la tua tv ti sarai sicuramente imbattuto in questo valore, ma cosa significano gli Hz nei monitor? Perché sono un fattore indispensabile nella nostra esperienza di visualizzazione e come dovremmo sceglierli?
Scopriamo tutto sugli Hz nei monitor, partendo ovviamente dalla loro definizione.
Hz nei monitor
Hz è l’abbreviazione di Hertz. Unità di misura riconosciuta a livello internazionale, con la stessa si quantifica la frequenza. Questa unità di misura prende il suo nome da Heinrich Rudolf Hertz, scienziato che ha dedicato la sua vita ed i suoi studi alle frequenze.
Rimanendo nel campo dei monitor, possiamo considerare l’Hz come il numero di immagini che può proiettare il nostro monitor ogni secondo. Ecco quindi che, quando vedremo indicato 60 Hertz capiremo immediatamente che corrispondono a 60 immagini proiettate al secondo. Di conseguenza, se ad esempio optiamo su un monitor a 120 Hz avremo il doppio delle immagini proiettate rispetto al monitor precedente.
Il discorso degli Hz nei monitor non rimane però un campo di riferimento assoluto, ma, in una configurazione PC va sempre messo in relazione con i Frame Per Secondo (FPS) erogabili dal computer. Ecco quindi che avere un computer e relativa scheda video capace di elaborare 120 FPS montato insieme ad un monitor a 60 Hz sarà una limitazione non indifferente. Stessa cosa avverrà a parametri inversi, come nel caso di una scheda video che elabora a 60 FPS abbinata ad un monitor con una frequenza di 120 Hz.
In ogni caso, quando si parla di Hertz, è sempre fondamentale ricordare che il numero di Hertz (soprattutto alto) non avrà alcun impatto sulla grafica e sulla qualità dell’immagine, ma solo su quanto la stessa sarà fluida.
Quindi quale monitor acquistare?
Prima di puntare tutto sugli Hertz dovresti quindi fare una valutazione d’insieme, in cui verificherai ognuna delle tre parti fondamentali per un ottima visualizzazione. Attenzione quindi a CPU, GPU (scheda video) e monitor. L’obiettivo è quello di avere tre parti performanti a pari livello, o almeno conoscere le caratteristiche attuali e sapere dove e come procedere ad eventuali upgrade. il goal è quello di evitare e rimuovere eventuali colli di bottiglia.
La missione è quella di avere tutti i componenti aggiornati e che “spingano” nella stessa direzione. Ecco quindi ciò a cui dovremo fare attenzione:
Il monitor è infatti la parte finale di questo processo e può mostrare solo quanto prodotto dalle periferiche a monte.
Hz nei monitor e giochi
Potremmo decidere di quale frequenza di aggiornamento abbiamo necessità per i nostri monitor anche verificando quali sono le caratteristiche richieste dai giochi a cui ci dedichiamo più spesso. Ipotizzando quindi di essere già in possesso di una discreta CPU e GPU che ci consenta di “andare” almeno a 150 FPS, questi sono gli Hz a cui dovremmo puntare:
Frequenza e FPS
Partiamo da una doverosa premessa ed introduzione, quella sugli FPS, Frame Per Secondo.
Si è pensato per molto tempo che l’occhio umano non potesse percepire un numero maggiore di 30 FPS. Questa teoria, che avrebbe quindi reso inutile ogni aggiornamento e upgrade è stata invalidata da prove pratiche. Sembra infatti che, un occhio allenato, come quello di un gamer professionista o quello di un pilota d’aerei possa arrivare a percepire fino a 200 FPS.
Questo ha dato un ulteriore spinta agli FPS generati dalla GPU, spostando il collo di bottiglia verso il monitor.
Infatti, se il numero di frame prodotto dalla scheda video è molto maggiore degli Hz nei monitor, non solo sprecheremo risorse e possibilità per niente, ma ci troveremo di fronte anche a difetti di tipo grafico, con immagini “spaccate” e non combacianti nelle varie parti, per un fenomeno conosciuto come “tearing”. Certo, questo difetto è in parte risolvibile ed evitabile tramite specifiche funzionalità software, ma se anche lo stesso viene limitato rimane comunque una “macchia” nelle prestazioni della macchina.
Ed il tempo di risposta?
Aumentando il numero di Hertz avremo un tempo di aggiornamento sul monitor inferiore, dovremo quindi essere certi che il tempo di risposta lo sia altrettanto, al fine di evitare per l’ennesima volta una strozzatura che inficerebbe tutti i vantaggi dati da una configurazione più ricca e maggiormente performante.
Qual è quindi la frequenza migliore?
6o Hz, 144Hz, 24o Hz, le frequenze dei monitor disponibili sul mercato sono sempre maggiori e più performanti. Ma se consideriamo una postazione gaming di buon livello, a quale numero di Hertz dovremmo puntare?
(Considerando sempre di avere a monte un hardware performante che “sostenga” i vari monitor…)
60 Hz e 144 Hz
Passare da un monitor standard a 60 Hz ad uno pensato per il Gaming a 144 HZ ti porterà evidenti vantaggi dal punto di vista della fluidità di gioco. Vedrai differenze ben visibili anche nel ritardo di input.
144 Hz e 240 Hz
Questo passaggio prevede un costo di acquisto dell’hardware più sostanzioso ed una doppia verifica che CPU e GPU supportino in maniera completa questa frequenza. Rispetto al salto precedente, questo è molto meno evidente, anche se dal punto di vista visivo, si apprezzano in maniera evidente la maggior fluidità d’immagine.
Il 240 Hz sta diventando rapidamente “la frequenza” per i gamers, quindi, se hai velleità di diventare un PC Gamer, questo ulteriore upgrade è praticamente obbligato.