Disco fisso NVMe, il boost al tuo SSD per prestazioni ancora migliori
Si parla tanto di disco fisso NVMe, ma in cosa consiste questa tecnologia? Quali vantaggi può dare al tuo pc? Qual è la differenza rispetto al già perfomante sistema SSD?
Disco fisso NVMe. In cosa consiste?
Nonostante spesso l’NVMe venga equiparato e messo nella stessa categoria dei dischi fissi, questa tecnologia non è propriamente un hard-disk, di tipo meccanico o a stato solido. NVMe è infatti un nuovo protocollo di trasmissione che promette di aumentare la velocità di trasmissione rimuovendo un “collo di bottiglia”, quello del trasferimento. Per capire meglio cos’è l’NVMe partiamo dagli hard-disk.
Hard-disk e prestazioni
La storia degli hard-disk è suddivisa in due step sequenziali che hanno determinato un evoluzione degli stessi. Il passaggio da hard-disk meccanici a SSD (unità a stato solido) ha infatti portato ad un miglioramento della capacità dei dischi e della velocità d’accesso agli stessi.
Oggi il disco SSD è ormai protagonista della stragrande maggioranza dei computer, in molti casi come unico disco, in alcuni invece come disco principale relegando il disco meccanico come unità secondaria per l’immagazzinamento dei dati.
Il disco a stato solido è infatti velocissimo e molto affidabile, visto che non ha parti in movimento. Ma anche questa tecnologia è migliorabile.
L’upgrade in questo caso non arriva da una nuova generazione di dischi più veloci, ma da un nuovo protocollo di trasferimento che mira a rimuovere il “collo di bottiglia” dato dal protocollo di trasmissione esistente.
Velocità di trasmissione
I dischi SSD presentano una velocità di trasmissione teorica superiore ai 500 MB/S. Una super velocità, che viene limitata e frenata dai protocolli di trasmissione.
Ecco perché il protocollo SATA (Serial Advanced Technology Attachment) evoluzione della precedente versione PATA (conosciuto anche come ATA o IDE) non è più sufficiente per questi dischi altamente performanti.
Anche la sua evoluzione, il protocollo SAS (Serial Attached SCSI) non se la passa meglio. Parliamo infatti di un protocollo che tecnicamente non avrebbe problemi a supportare la massima velocità degli SSD, ma che viene frenato dalla limitatissima diffusione e dall’elevato costo di implementazione dello stesso.
Ecco il motivo del successo del protocollo NVMe. Acronimo di Non-Volatile Memory Express, l’NVMe è un interfaccia di comunicazione apparsa per la prima volta sul mercato nel 2013. Interfaccia fortemente voluta dai produttori di dischi SSD, nasce da un consorzio creato ad hoc, di cui fanno parte Intel, Samsung, Seagate e Dell.
Gli hard disk SSD NVME sono destinati a diventare il nuovo standard, grazie ai tempi ridottissimi di latenza nell’Input/Output. Ad oggi infatti, questa tecnologia garantisce una velocità di risposta di massimo qualche centinaio di millisecondi.
Questo incremento di velocità nella trasmissione è possibile in quanto questo protocollo salta molti passaggi. Lo standard NVMe comunica infatti direttamente con la CPU di sistema, riducendo i passaggi necessari per l’I/O e conseguentemente aumentando la velocità di trasmissione.
Compatibilità di NVMe
Quello della velocità e del ridottissimo tempo di risposta non è l’unico di questa soluzione. Il protocollo NVMe è infatti compatibile con tutti i sistemi operativi standard, dai commerciali Macintosh e Windows, fino al meno diffuso Linux. Da una decina d’anni infatti, in maniera preventiva i sistemi operativi hanno inserito questa possibilità, che dà il suo meglio sulle macchine dotate di interfacce di ultima generazione.
In particolare, se si decide di optare per l’NVMe, sarà necessario verificare che la scheda madre ed il bios di sistema siano compatibili con questo standard.
Il Bios (oggi conosciuto anche con il nuovo nome UEFI) è cruciale, dovremo infatti verificare che lo stesso possa attivare la funzionalità UEFI 2.3.1 se desideriamo davvero poter utilizzare NVMe.
Perché passare a NVMe?
Gli SSD NVMe sono più rapidi rispetto ai SATA e ai SAS, tanto da permettere un’accensione molto più veloce del computer e sono mediamente più affidabili quando ci si trova a memorizzare o aprire file molto voluminosi.
Qualche numero
Statistiche e comparazioni testimoniano la ragione per cui molti utilizzatori, soprattutto di pc ad alte prestazioni in ambito grafico, del video editing o del gaming stiano passando a NVMe. Gli SSD di questo tipo sono infatti notevolmente più veloci rispetto a quelli tradizionali. Le caratteristiche premium di questo prodotto rendono lo stesso più veloce rispetto agli standard “tradizionali” sia in fase di avvio sia durante il processo di lavoro, con evidenti differenze a livello di tempi di caricamento e giocabilità di titoli ed applicazioni anche molto pesanti.
Quale soluzione di storage scegliere?
Come già indicato, possiamo considerare una triplice proposta da parte dei produttori quando si considerano i dischi rigidi. Il classico Hard-Disk meccanico (HD), il disco a stato solido (SSD) e l’SSD equipaggiato con questo nuovo protocollo (NVMe).
Come già detto possiamo escludere da subito l’hard-disk meccanico dalla competizione. Questo tipo di configurazione rimane interessante solo dal punto di vista dell’aspetto del “prezzo per Gigabyte”. Questo rende gli HDD convenienti solo quando questo disco viene utilizzato come sistema di archiviazione.
Gli SSD hanno soppiantato infatti molto velocemente gli HDD. Più veloci e molto più resistenti grazie all’assenza di parti in movimento, i dischi a stato solido sono una scelta praticamente obbligata per i dischi principali di ogni computer “prestazionale”.
Per chi desidera fare un ulteriore passo in più, il protocollo NVMe è un ulteriore booster prestazionale, per una differenza in termini di tempo e di velocità di esecuzione immediatamente percepibile quando si vanno ad eseguire operazioni gravose dal punto di vista dell’uso della memoria.
Per concludere
Protocollo spinto dai produttori stessi di SSD, il sistema di trasmissione NVMe è molto di più di un alternativa al protocollo standard. Se possiamo considerare il passaggio da HDD a SSD come quello automobilistico da una station wagon ad una fuoriserie, allo stesso tempo possiamo valutare l’introduzione di NVMe come la sostituzione dell’autostrada che fa da riferimento per l’automobile con una pista appositamente progettata in cui scaricare tutta la potenza del proprio mezzo in completa sicurezza.
Ad oggi la tecnologia disco fisso NVMe è uno standard per la maggioranza dei produttori. Troviamo infatti questa tecnologia implementata praticamente da tutti, da Samsung a Corsair, da Adata a Western Digital.
Il futuro è arrivato con gli SSD, ora è tempo di sfruttarli al meglio per ottenere le migliori prestazioni possibili.