Cuffie wireless, sicurezza e comodità per un optional essenziale
Tra i tanti accessori tecnologici a corredo dei nostri smartphone ce n’è uno sempre più presente, le cuffie wireless.
Scelte per la comodità e per la sicurezza che possono garantire, le cuffie wireless sono ormai la scelta sicura effettuata da tantissimi utenti.
La cuffia wireless essendo appunto senza filo garantisce più comodità in qualsiasi contesto, dalle chiamate alla guida all’attività sportiva, dalle telefonate in ufficio al grande vantaggio di poter fare chiamate senza uso delle mani, per un multitasking che a volte è necessario e possibile.
Questo tipo di cuffia non presenta solo un uso del tipo telefonico ma è studiata per diversi usi:
Cuffie wireless, tipologie
Si fa presto a dire cuffie wireless, ma il mercato suddivide le stesse in almeno tre differenti fattori di forma:
In-ear
Probabilmente il modello più comune tra le barie tipologie di cuffie senza filo. La cuffia in ear si inserisce nel condotto uditivo e sfrutta lo stesso e la sua forma appositamente studiata per mantenersi in posizione.
La cuffia può poi occupare solo l’area dell’orecchio o avere due possibili varianti:
Il vantaggio principale di questa cuffia è dato dalla sua miniaturizzazione, che ne permette una portabilità immediata e continua permettendo di usufruire delle stesse in mobilità, in qualsiasi momento. Le dimensioni contenute e il peso minimo ne permettono un ottima usabilità, per un prodotto che può essere utilizzato anche per lunghe sessioni senza affaticare l’utente.
Lo svantaggio di questa cuffia è dato proprio dalla sua miniaturizzazione. Le dimensioni limitate non permettono di avere infatti un driver che superi i 10 millimetri. Questa dimensione minima impatta quindi sull’isolamento da rumore e sulla qualità dell’audio, che non raggiunge quello delle altre due tipologie di cuffie.
On-ear
Questa tipologia di cuffia, conosciuta come monoaurale è composta da un “cuscinetto sonoro” che si appoggia sopra il padiglione auricolare. L’assenza di sistemi di “aggancio” all’orecchio e il peso della cuffia obbliga all’adozione di un archetto che passa sopra la testa.
Il formato on-ear si può considerare un modello intermedio, garantendo quindi un buon isolamento dato da un diametro importante (tra i 30 e i 40 millimetri), anche se non perfetto, visto che il diametro non consente un perfetto isolamento del padiglione auricolare.
Over-ear
Quest’ultima tipologia di cuffia è conosciuta in gergo tecnico come circumaurale. La cuffia over-ear è quella infatti con dimensioni più grandi, capaci di coprire nella sua interezza il padiglione auricolare. Escludendo il fattore peso della combinazione archetto-padiglioni, si può considerare questa cuffia come la più comoda possibile tra le tre tipologie.
Comodità che si va a perdere quando si tratta di riporre o conservare le cuffie, viste che le stesse, nella loro praticamente obbligatoria custodia occupano un volume importante.
Le dimensioni non assicurano però solo comodità d’uso ma anche un perfetto isolamento dai rumori esterni, grazie a padiglioni che hanno una dimensione media che va dai 45 ai 60 mm.
Per queste caratteristiche le cuffie over-ear hanno solitamente due tipologie d’uso, molto diverse tra loro con ciascuna di esse che sfrutta uno die punti do forza della cuffia:
Ci troviamo quindi di fronte a un “termine ombrello” che racchiude sotto di esso diverse tipologie di prodotto pensate per differenti usi e esigenze.
Come sono composte le cuffie wireless?
Sono ovviamente vari i componenti che costituiscono una cuffia wireless. Troviamo infatti la parte relativa al carter, quella dell’archetto e le “spugne” che permettono di rendere l’uso delle cuffie comodo e semplice.
Nelle stesse trovano poi posto un connettore Bluetooth e uno o più microfoni.
Oltre a questi elementi, abbiamo poi il driver, vero e proprio cuore della cuffia.
La funzione di questo componente è quello di convertire il segnale elettrico in suono. Per semplificare, il driver si può considerare come un piccolo altoparlante a misura d’orecchio.
Il driver
Un driver per cuffie wireless è un disco con una dimensione che varia in base alla cuffia stessa. In questo cerchio che può andare dai 6mm fino ai 30 mm troviamo tre parti:
Tipologia di driver
Non esiste un solo tipo di driver, ma lo stesso si differenzia in diverse tipologie, che si caratterizzano per l’uso previsto, la dimensione e il costo. Ecco le quattro tipologie più comuni:
Driver dinamici
Sono tra i driver più diffusi, presentano un buon bilanciamento sonoro e grazie a un diaframma grande permettono di avere ottimi bassi con il minimo consumo energetico. Permettendo dimensioni contenute, questi driver sono spesso scelti per gli auricolari wireless in-ear.
Driver magnetici planari
In questo tipo di tecnologia si va a inserire un diaframma fra i magneti. Questa aggiunta rende questo driver un prodotto di alta gamma, utilizzato per le cuffie ad alto valore aggiunto. Dal punto di vista del sonoro, il segnale generato è pulito e neutro, lasciando passare, senza alterare qualsiasi tipo di dettaglio.
Sono solitamente la scelta ideale degli audiofili.
Driver elettrostatici
Si tratta probabilmente della tipologia meno comune in quanto è alquanto costosa e prevede sempre dimensioni importanti. Questo tipo di driver utilizza diaframmi caricati elettrostaticamente.
Ciò garantisce un’uscita audio di prima scelta per un prodotto finale di alto prezzo ma anche alta qualità.
Driver a struttura bilanciata
Sono driver molto piccoli composti a loro volta da un insieme di driver. Ognuno di questi micro driver agisce poi su frequenze diverse generando quindi distorsioni minime.
Caratteristiche delle cuffie wireless
Sono diversi i parametri che vengono considerati nella fabbricazione e scelta di un driver e conseguentemente una cuffia wireless, in particolare:
Risposta in frequenza
Questo parametro definisce l’intera gamma di frequenze sonore riproducibili dalla cuffia. L’orecchio umano riesce a percepire le frequenze che vanno dai 20Hz a 20000Hz, range a cui le cuffie wireless cercano di attenersi.
La copertura completa di questa gamma è quindi il valore minimo richiesto, con alcune cuffie che vanno oltre allo stesso, al fine di garantire una miglior resa sonora nei toni alti, medi e bassi.
Sensibilità
Questo valore indica come reagisce la pressione acustica delle cuffie alla tensione applicata. Questo valore è misurato in Decibel e indica il massimo livello di suono riproducibile prima di un eventuale distorsione.
Impedenza
Questo valore indica la resistenza esercitata dalle cuffie sul segnale audio. Valore indicato in Ohm può andare dagli 8 Ohm per quelle a bassa impedenza fino ai 600 Ohm per quelle ad alta. Le cuffie a valore basso sono normalmente utilizzate con dispositivi portatili di piccole dimensioni, quelle ad alto sono solitamente appannaggio di sistemi Hi-Fi professionali e amplificatori.
Cancellazione del Rumore Attiva
Le cuffie Wireless dotate di questa innovativa tecnologia sono dotate di piccoli microfoni che vanno a captare il rumore ambientale e lo bilanciano riproducendolo in controfase. Questo bilanciamento porta a un annullamento quasi totale del rumore che viene sostituito da un suono di sfondo quasi impercettibile. La cancellazione del rumore funziona molto bene, soprattutto per un rumore che si ripete nel tempo (il classico rumore del motore di un aereo) ma è ancora da migliorare per i rumori improvvisi.
Altre caratteristiche importanti delle cuffie wireless sono il sistema di trasmissione del segnale audio, che può essere tramite infrarossi, onde radio o Bluetooth.
La prima è alquanto comune grazie alla sua economicità, anche se dà il suo meglio solo in situazioni statiche, come nel caso dell’ascolto dell’audio del televisore stando sul divano. Le cuffie a onde radio funzionano bene e hanno un’ottima portata ma sono soggette a interferenze. Per finire le Bluetooth sono le più comuni, anche grazie al chipset stesso presente di default nella maggior parte dei dispositivi.